Gli abiti da sposa mi piacciono da morire, e quelli di Peter sono davvero fantastici.
Qualche settimana fa, ho incontrato, per la seconda volta, lo stilista Peter Langner , durante un suo trunk show a Napoli, presso l’atelier Maison magic.
E’ stata una piacevolissima occasione per salutarlo, prendendo un aperitivo insieme, e per toccare con mano gli abiti da sposa della nuova collezione che già da qualche tempo avevo visto girare in foto sia su Facebook che su Instagram. Che dirvi. Peter è una persona gentile e disponibile sempre, anche se preso da mille impegni trova sempre tempo da dedicare a chi è interessato al suo lavoro.
Gli abiti, fantastici! Volete sbirciare anche voi? Date un’occhiata al suo sito, ma poi ritornate a leggere perchè,durante il nostro incontro, ho avuto modo di chiacchierare con lui e rivolgergli qualche domanda
Peter è di natali tedeschi, ha studiato principalmente a Parigi presso L’Ecole de la Chambre syndicale de la couture parisienne, ha lavorato presso le maisons Dior, Lacroix, Ungaro, La Roche, sia a Parigi che a Londra.
Peter, dopo la tua esperienza francese ed inglese,come mai hai deciso di aprire il tuo primo atelier e laboratorio in Italia,precisamente a Roma?
“Per una questione logistica, innanzitutto, in quanto avevo già dei clienti in Italia e quindi svolgere la mia attività qui sarebbe stato senz’altro piu’comodo .
Ma anche perchè trovo che la mano d’opera italiana sia un valore aggiunto per una casa di moda, specialmente nel settore moda sposa. L’Italia vanta una tradizione artigianale di tutto rispetto, ed io, con i miei abiti ,propongo sempre alta sartorialità, cura del dettaglio, del ricamo, e ricerca dei materiali.
Attualmente il mio atelier e laboratorio sono pero’ a Milano, non piu’ a Roma.
Ho avuto la difficoltà di creare un team ripartendo da zero, ma ce l’ho fatta. Nel mio gruppo di lavoro sono presenti, attualmente, oltre ad italiani, anche giovani russi e asiatici, che oggi possono contribuire alla crescita del mio brand.”
Uno staff internazionale, come internazionali sono la tua fama e il tuo lavoro, Peter. Molti punti vendita distribuiscono il tuo marchio sia in America che in Europa.
Mi ha incuriosito che altrettanti ce ne siano in Giappone. L’oriente ci affascina sempre, vediamo le donne giapponesi abbastanza distanti dal nostro modo di essere. Per quanto riguarda gli abiti da sposa, che tipo di clientela è quella nipponica?Quale tipi di abiti preferiscono?
“Beh ,per cominciare ,in Giappone la sposa cambia abito durante la giornata almeno tre, quattro volte.Prima mette un kimono bianco, poi uno bianco e rosso, poi uno variopinto, questo per i matrimoni tradizionali. A questi abiti, si aggiunge spesso l‘abito da sposa all’occidentale, o anche due. A differenza delle nostre spose, pero’, le spose giapponesi non comprano questi abiti , ma li noleggiano. Quindi, i negozi che distribuiscono i miei abiti, prevalentemente li affittano.
Per questo motivo , gli abiti che fornisco loro, sono modelli molto versatili in tessuti difficilmente deteriorabili in quanto vanno lavati e usati piu’ volte. Niente tulle e organza, per esempio, non resterebbero intatti per molto.”
Quando crei un abito, hai in mente una donna ideale, hai una tua musa ispiratrice?
“No, non creo un abito pensando alla ipotetica donna che lo indosserà, e nemmeno ad una musa. Creo l’abito che ho in mente e lui è lì, che aspetta di essere scelto dalla futura sposa, riconosciuto come il suo sogno e indossato nel giorno del matrimonio. Produco sogni per tutte, ad ognuno il suo e buona scelta!”
Vogliamo parlare un po’ di questi sogni , allora? Abiti dallo stile pulito e ricercato, senza tempo e senza troppi ossequi alla moda del momento, abiti in cui sentirsi elegante sempre, per qualsiasi tipologia di matrimonio. Tessuti preziosi , sete, mikado, ma anche garza, pizzi e ricami artigianali precisi, con i migliori cristalli, addirittura ricami con porcellana, in quest’ultima collezione. Il ritorno della manica per l‘abito da sposa, l’uso della cappa per coprire le scollature mai troppo audaci, la bellezza dei veli preziosi fatti con maestria. Nemmeno un ricamo di troppo, come ha scritto recentemente Peter in didascalia alla foto di un suo velo in lavorazione. Questa è la sensazione che danno i suoi abiti. Perfetti così come sono, non si sente bisogno di aggiungere o togliere nulla. A completare tutto, la collezione di calzature da sposa e di veli, in abbinamento perfetto con gli abiti.
Per salutarci, Peter, una mia curiosità. Sei, dicevamo, tedesco, ma hai vissuto tanto in Francia e in Inghilterra. Dal’ 91 sei qui da noi. Un bel giretto direi. Da ogni nazione o popolo avrai preso qualcosa. Dagli italiani , quale caratteristica hai preso?
“La puntualità…nel senso che non ce l’ho, sono sempre in ritardo!!!”
Gli abbiamo rubato un’ora del suo preziosissimo tempo, un’ultima foto con le mie collaboratrici e la titolare dell’atelier Maison magic , l’amabilissima signora Giovanna e un saluto, con la promessa di rivederci fra qualche mese nel suo laboratorio. Gli sussurro : “Che preferisci, dolce o salato?” e lui :”Salato”. So cosa gli portero’ , quando andro ‘a trovarlo a Milano o quando tornerà a Napoli.
Ora lo lasciamo andare, o sarà incredibilmente in ritardo per colpa nostra !
Alla prossima , Peter Langner!
p.s. l’articolo è del 2016 , ma nelle gallery troverete foto anche delle collezioni successive perchè le ho aggiunte in seguito.
Melina
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