Ogni mondo è paese e in tutte le culture sono presenti tradizioni del matrimonio, o anche superstizioni E’ appena passato Capodanno, ovvero il momento in cui tutti siamo piu’ o meno scaramantici. Ognuno ha i suoi piccoli riti, cose da fare e da non fare assolutamente.
Chi piu’, chi meno, superstiziosi lo siamo un po’ tutti. E le spose? Beh, spesso mi ci devo confrontare , sia con la scaramanzia che con le tradizioni popolari legate al matrimonio. Quando ne organizzo uno, chiedo sempre agli sposi, ma ancora di piu’ alle loro mamme, se nel posto in cui vivono ci sono tradizioni di cui tener conto e che non conosco.
Ne scopro sempre di nuove, infatti. Il personaggio che ne catalizza la maggior parte è sicuramente la sposa. Esse sono legate all’abito, all’uscita da casa, al rapporto con la suocera.
Le 5 cose che la sposa deve avere
Veniamo alla piu’ famosa fra le tradizioni del matrimonio, in tutto il mondo credo: le 5 cose che la sposa deve avere con sè il giorno del matrimonio. Ovvero “qualcosa di…”La sposa deve portare con sé una cosa vecchia, a simboleggiare il suo passato che deve portare nella vita futura, una cosa nuova, a simboleggiare la nuova vita che sta per intraprendere, una cosa prestata, da una persona cara, che simboleggia che gli affetti del passato saranno accanto a lei anche nel futuro, una cosa regalata, donata con amore, e una cosa blu, perché blu è il colore della purezza e della sincerità. Tutta sta roba? Se è una tradizione del matrimonio, bisogna avere tutto-.
E ci vorrà una valigia! No, è presto fatto. La cosa regalata puo’ essere una giarrettiera con un fiocco blu e così due ce le siamo levate di mezzo in un colpo solo, la cosa nuova è l’abito, la vecchia magari un gioiello di famiglia, gli orecchini ad esempio e la prestata …beh , anche una forcina per capelli va bene.
Sempre la sposa, non deve specchiarsi prima della cerimonia e se lo fa, deve togliersi qualcosa, un guanto, una scarpa. Lo sposo non deve assolutamente vedere l’abito prima della cerimonia, e questo un po’ lo sanno tutti.
Le fedi
Le fedi non possono cadere e se, malauguratamente cadessero, l’unico che puo’ alzarle è il sacerdote o l’ufficiale di stato civile.
La tradizione di poggiare le fedi su un cuscino nasce in Sicilia.Venivano poggiate su un finissimo cuscino regalato dalla mamma dello sposo , al centro del letto nuziale preparato con lenzuola ricamate bianche. Tutti gli invitati si recavano dagli sposi a portare i regali, appoggiandoli su di un tavolo preparato apposta, e potevano così ammirarle.
Anche il corteo nuziale fa parte delle tradizioni del matrimonio locali. Non sempre lo sposo aspetta la sposa in chiesa. In alcuni luoghi va a prenderla a casa e si reca nel luogo della cerimonia con lei, con tutto il paese al seguito; o, in altri ancora, l’aspetta fuori alla chiesa e percorre con lei la navata. All’uscita della sposa dalla sua casa da nubile sono riservati altri momenti topici .
C’è il taglio del nastro , è una pratica comune un po’ dappertutto.
La sposa , al braccio del papà, lascia simbolicamente la sua casa per entrare in un’altra vita.
Il piatto
In molti posti ,specie del Sud Italia, all’uscita della sposa da casa sua, si svolge , invece , un altro rito tradizionale scaramantico, il rito del la rottura del piatto.
Un piatto del servizio buono (non barate , deve essere del servizio buono), viene riempito di riso, petali, mandorle, confetti, monete, e viene scaraventato da parenti di sesso femminile ai piedi della sposa. Fa un gran botto rompendosi, e così assolve al suo compito. Ma se non si rompe?
Si rilancia finchè non si rompe, chiaro. Non c’è speranza per il povero piatto, e il servizio resterà scompagnato, ahime’!
In molte culture c’è l’usanza di “sequestrare” gli sposi. A me è capitato , con una coppia in cui lei veniva dall’est europeo, di assistere al sequestro della sposa da parte degli invitati maschi. Lo sposo, per riaverla, ha dovuto pagare pegno. Per un altro matrimonio, stavolta nella zona di Formia, abbiamo dovuto destinare quasi un’ora del nostro planning allo svolgimento di tutta una serie di cerimonie e riti della tradizione locale. Gli sposi, fra le altre cose, all’uscita dalla chiesa, hanno dovuto sciogliere nodi a nastri sorretti da 7 coppie, per sancire il loro passaggio nel nuovo status , e lo sposo ha trasportato la sposa in carriola per il paese. Non vi dico nemmeno quante soste per i brindisi ci sono state! beh, si doveva fare perchè quella era la tradizione del matrimonio in quei posti.
Un’altra usanza che riguarda entrambi è presente nella liturgia del rito ambrosiano.
Dopo la benedizione degli sposi, i due vengono coperti da un velo sul capo, a simboleggiare l’ombra dello Spirito Santo che li protegge. Si chiama “la velazione”. Nella tradizione dellacittà di Scanno, in Umbria, la sposa indossa un gioiello particolarissimo, la “presentosa”, e si reca in chiesa con lo sposo e con tutto il paese in corteo in abiti tradizionali.
Lancio del riso
Vogliamo poi parlare del lancio del riso? La tradizione del matrimonio più tradizione di tutte!
Non puo’ mancare per augurare abbondanza e benessere.Ve ne racconto una: al mio matrimonio, nessuno, dico, nessuno, se ne è ricordato, e ci sono rimasta male. Per questo , nel mio lavoro di wedding planner, ci tengo a curare personalmente questo momento. (25 anni fa le wedding planners non c’erano, quindi se ne incaricava qualcuno del parentado).
Altre tradizioni riguardano anche la figura della suocera. La suocera , specie al Sud, consegna il bouquet, comprato da lei o dallo sposo a seconda delle zone, come a voler passare il testimone alla nuora per la cura del figlio. In altri posti, l a suocera consegna una scopa alla nuora , manco fosse uno scettro . Nemmeno lo dobbiamo sottolineare che questa usanza è andata in disuso,vero? E MENO MALE!
Alla fine della festa c’è il lancio del bouquet alle ragazze nubili ,e chi lo prenderà si sposerà entro l’anno. (Ecco perchè ultimamente in parecchie si scansano).
Al mio matrimonio lo ha, diciamo così,”conquistato”, strappandolo letteralmente ad un’altra invitata (ho le foto!),mia cognata, che,attualmente, ha 58 anni e non si è sposata. Quella che secondo me avrebbe dovuto pensare a portare il riso, oltretutto! Ben ti sta!
Ci sono poi i proverbi: “Sposa bagnata, sposa fortunata“. Raccontateglielo voi ad una sposa che quel giorno vede scatenarsi il diluvio che è meglio così.
Insomma, riti, tradizioni del matrimonio , scaramanzie… ce n’è una lista infinita. Se vi rassicurano e vi fanno piacere, ben vengano, altrimenti non sono necessari. Chiedete alle nonne delle vostre usanze locali e parlatene sempre con la vostra wedding planner , perché una wedding planner che sta nella tabella di marcia e alla quale non chiedete di fare cose estemporaneamente,
porta bene,assai!
Buon anno e …tanta fortuna a tutti.
Melina